Un’iniziativa artistica e rievocativa per un acquisto consapevole ed ecosostenibile
Dopo nove edizioni tenutesi nel prestigioso sito della Fiera del Levante, il Vintage Market di Bari si trasferisce a Ostuni, la rinomata “Città Bianca”. Partito con 40 espositori nella sua prima edizione nel capoluogo pugliese, l’evento ha raggiunto numeri straordinari. Negli ultimi anni ha infatti ospitato ben 170 espositori.
Una crescita sorprendente che ha portato alla decisione di espandere l’iniziativa oltre i confini baresi, portando questa realtà, anacronistica e rievocativa, in altre piazze limitrofe. In questo modo, l’evento ha cambiato parzialmente il suo nome mutando in “Vintage Market – Bari on Tour”, coinvolgendo numerosi espositori provenienti da tutta la Puglia (e non solo).
Organizzato da Bidonville Vintage Store con il patrocinio e il contributo del Comune di Ostuni, l’evento ha animato un intero weekend di maggio con circa 80 stand dedicati ad abbigliamento retrò, artigianato, prodotti handmade, modernariato, illustrazioni, vinili, libri, fumetti, bio – cosmesi e molto altro. Il focus dell’evento è stato la sostenibilità, con uno slogan inequivocabile che cita “Vintage is the way to save the Planet”. L’obiettivo, sostanzialmente, è quello di dare nuova vita a oggetti del passato contribuendo al tempo stesso al benessere del Pianeta Terra.
Un amore viscerale per la natura è stato espresso in particolare dallo stand di Kokedama Mi Amor, con cui Angela e Donatello hanno mostrato tutta la bellezza della tecnica di coltivazione giapponese del 1600. Il loro sorprendente espositore ha accolto piante di vario genere e dimensione, coltivate in piccole palle di terriccio e muschio; accanto a queste, diverse tipologie di bonsai e magnifici giardini verticali, ideali per adornare con del verde gli spazi interni della propria casa.
A dimostrazione che nulla è davvero inutile, sono state le ingegnose creazioni a forma di minirobot realizzati con ingranaggi e pezzi di elettrodomestici e oggetti, ormai, giunti al termine della loro vita. In questo modo, anche essi sono riusciti a rinascere in tutt’altra forma.
Un fiume di articoli provenienti da diverse località, ma soprattutto da diverse epoche, che ha portato i visitatori in un emozionante viaggio nel tempo, semplicemente passeggiando per la Villa Comunale Sandro Pertini. A rendere tutto più vivace è stata la Music Area con dj set, live band, ballerini e cantanti dalle doti eccezionali. Per i più piccoli non è mancato l’angolo dedicato ai laboratori creativi, offrendo anche agli adulti la possibilità di degustare specialità locali sorseggiando una bevanda rinfrescante.
Un momento di condivisione e unione tra cittadini del posto e turisti che magicamente hanno iniziato a parlare la stessa lingua, ballando insieme, come fossero i protagonisti del flash mob di un film. L’unione più significativa è stata quella tra le generazioni: la gente di ieri e quella di oggi. Gli strumenti del passato sono stati toccati con grazia dalle mani dell’uomo contemporaneo; quella giacca di pelle che negli anni ’60 viaggiava in sella a una moto con il suo intrepido proprietario, oggi appartiene – forse – a un collezionista dei nostri giorni.
Arte moderna e vintage si sono incontrate, apprezzate allo stesso modo dagli amanti dell’arte in tutte le sue forme. L’amore per la natura e per i vecchi oggetti che trovano nuova utilità, mutando completamente volto. Quando le mode cambiano ma nulla viene dimenticato: questa sì, possiamo definirla bellezza.
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