Il giornalista e critico cinematografico riconosciuto durante l’atteso appuntamento salernitano. Con lui, l’editore Francesco Saggese
Un evento di grandissimo prestigio, quello consumato ieri, sabato 14 settembre, negli spazi del quadriportico del Duomo di Salerno. Venturini 50th… di padre in figlio prometteva fuoco e fiamme già in occasione della conferenza stampa, tenutasi nella Sala del Gonfalone del Palazzo di Città di Salerno,e così è stato. La magia del concerto-evento si è aperto con le note sinfoniche di “Arioso” di Piero Piccioni, splendido brano del celebre film “In viaggio con papà” con Alberto Sordi e Carlo Verdone, seguito dal taglio della torta alla presenza di tutti gli artisti coinvolti. Bruno Venturini, che per l’occasione ha indossato gli abiti realizzati da Antonio Montanino, maestro sartore di Casalnuovo, ha eseguito i grandi classici della canzone napoletana, rendendo omaggio, tra gli altri, a tre dei suoi grandi Maestri: Michele Galdieri, Salve D’Esposito e Sergio Bruni. L’artista ha duettato con Enzo Gragnaniello in “Passione”; “’O surdato ‘nnammurato” con Valentina Stella; “Torna a Surriento” con la direzione del Maestro Adriano Pennino; “Caruso” con Manuela Villa; “Reginella” con Mario Maglione; “Silenzio cantatore” con Antonello Rondi; “Dicitencello vuje” con Sal Da Vinci, a cui si aggiungono alcuni must, come “’O sole mio”, “Funiculì Funiculà”, “Munasterio ‘e Santa Chiara”, “Anema e core”, “Carmela”. Venturini ha dedicato poi l’Ave Maria di Schubert a San Matteo, patrono di Salerno e alla Madonna degli Angeli, in vista dei festeggiamenti del 21 settembre, nel cui programma è stato inserito anche il concerto-evento del 14.
A precedere il concerto-evento, a partire dalle 16, sempre nell’atrio del Duomo, reso sfavillante dall’allestimento di FG Industria Grafica, curato nei minimi dettagli attraverso la progettazione a cura dello studio ARAS di Salerno, c’è stato un momento di confronto con i protagonisti del mondo della cultura, del giornalismo e dell’imprenditoria. Tra questi, solo per citarne alcuni, Agostino Gallozzi, Bruno Voto, Stefano Santoro, Candeloro Plaitano, Giovanni Chiaiese e Federica Salvati, Erminia Pellecchia, Claudio Tortora, Michele Tedesco, Antonio Penna, Marco D’Amato, Nello Savarese, Nicola Gallo, Francesca Beayouty Ragone, Pasquale Sessa, i fratelli Paraggio, la famiglia Verdoliva, Enzo Guariglia.
Nell’occasione, sono state premiate voci autorevoli della cultura salernitana, tra cui il giornalista e critico cinematografico Stefano Valva. Un riconoscimento, questo, che certifica una carriera in continua ascesa, e che vede nel giovane giornalista un professionista su cui la cultura salernitana deve puntare. Classe 1993, Stefano Valva si è distinto per preparazione in ambito cinematografico, vantando nel curriculum anche esperienze radiofoniche, workshop al Linea d’Ombra Festival, laboratori presso l’Università di Salerno, docenze presso la Vitruvio Academy ed esperienze come giurato alla Biennale di Venezia e in produzione cinematografica.
Serio, puntuale, professionale, Valva è anche tra le firme più apprezzate della rivista Il Novelliere, per cui realizza da tempo l’atteso editoriale “L’Uomo Immaginario” e conduce, da inviato, la rubrica “Salerno in 16:9”. La Redazione, pertanto, esprime le sue più sincere congratulazioni al suo collaboratore, entusiasta di avere in squadra una risorsa di grande spessore.
Durante l’appuntamento è stato riconosciuto anche il giovane Francesco Saggese, premiato come eccellenza nel settore editoriale. Non è da pochi giorni, infatti, che la Saggese Editori fa parlare di sé nel territorio salernitano. Competenza e professionalità fanno da volano a una casa editrice che cresce giorno dopo giorno, vantando nomi illustri all’interno del suo parco autori. Dopo il Premio Troisi, questo è il secondo riconoscimento dell’editore salernitano, che punta sempre più in alto, col chiaro obiettivo di fare breccia, un giorno, tra i nomi più dell’editoria italiana.
0 commenti