Al di là dei sogni: La recensione di Salernitana – Spezia

Editoriale

Ottobre 20, 2024

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“Al di là dei sogni” è una frase che in base alla tonalità dell’esposizione può avere sia accezione positiva, sia negativa. Nel caso del film omonimo (1998) diretto da Vincent Ward, con protagonista il compianto Robin Williams, la terminologia ha significati disparati: onirici, metafisici, psichedelici, surreali, fantasy, in fondo positivisti perché collegata alla forza dell’amore. Tali temi sono tra i mantra dei film drama-romantici degli Anni ’90.

Nel caso della Salernitana, attualmente ha per lo più accezione negativa, soprattutto nella giornata di campionato dopo la seconda sosta stagionale, nella quale i granata cadono tra le mura amiche contro uno Spezia più solido, più rodato e più esperto a gestire le situazioni della gara, quindi garantendosi quella praticità che in serie B spesso ripaga.

Quindi l’al di là dei sogni della Salernitana è inteso come avvertimento, come consiglio sul non fossilizzarsi su visioni, calcoli, risultati illusivi come quello dell’ultima trasferta di Palermo, sull’ipotetica compattezza risorta tra società, piazza e ambiente, che è ancora tutta da riscrivere, perché essa non può essere un processo immediato. Anzi, ricostruire richiede il doppio del timing, perché si risale da basi negative e non neutrali.

Al di là dei sogni, in fondo, è stata tutta la settimana in casa Salernitana: nessuno si sarebbe immaginato un blitz del patron Danilo Iervolino al centro sportivo Mary Rosy, dove si è richiamati tutti alla compattezza, anche attraverso un comunicato stampa mirato ad alleviare le tensioni, ed a ribadire l’impegno nel progetto seppur con un profilo più “istituzionale” che operativo (ma la società non è in vendita? Non è trapelato il fatto che il proprietario oramai è disinteressato al calcio?).

Poi, il titolo del film – ma anche la sua narrazione – è direttamente collegato alla tragica vicenda Amatucci: il centrocampista ha dovuto saltare la partita con lo Spezia a causa della perdita della madre. Chi più di lui questa settimana si sarebbe voluto ritrovare nei panni del protagonista della pellicola, Chris, il quale per amore e per affetto familiare arriva fino agli inferi, nei gironi più cupi e misteriosi dell’al di là, pur di ricongiungersi con la donna amata. Tuttavia, tali viaggi possono essere rappresentati soltanto nel cinema, perché esso trascende il tempo e lo spazio, li controlla e gestisce. Quello di Amatucci sarà – forse per tutta la vita – un’odissea psichica mirata a convivere con uno dei dolori più grandi.

In campo contro lo Spezia – come accennato – è tutt’altro che un sogno, eppure si rischia di essere ripetitivi in queste nove giornate di campionato, nel descrivere e raffigurare la Salernitana di mister Martusciello. Una squadra che ha aggiustato la fase difensiva dopo l’inizio shock (2 gol subiti, proprio contro lo Spezia, nelle ultime quattro giornate), di converso ora ci sta un problema offensivo (che il mister nella conferenza pre-gara ha tassativamente negato), ossia solo un gol fatto nelle ultime quattro. Questo è un dato, sul gioco palla a terra che spesso porta la squadra a essere leziosa davanti e troppo “perfettina”, e che è esemplificativo in merito alla mancanza di finalizzatori, di bomber (al momento).

Resta la buona prestazione, il gioco, una compattezza in campo, la grinta, la lotta, ma bastano? La serie B è un calderone, e anche questa è una costante negli articoli su di essa, però di sicuro servono praticità e compattezza, e forse è la prima quella che manca attualmente alla Salernitana.

Rimangono – al di là – anche i sogni, soprattutto se il mister in settimana dichiara in merito al ritorno in presenza del presidente (non presente all’Arechi per la gara a causa di una presunta influenza) che “lui è un ambizioso, vuole andare in serie A”. Eccola, quella parola che infiamma cuori e ferite della tifoseria, come il sentimento di Chris si ravviva nel momento in cui si rende conto che può rivedere l’anima gemella.

Nonostante ciò, non ci si distacchi dalla realtà, perché sarebbe autodistruttivo. Al di là dei sogni, qui c’è un campionato difficilissimo da affrontare, perché quello della Salernitana verso posti di vertice è già in rincorsa. Tranne se non si convenga che la salvezza è l’unico e possibile obiettivo. Se è così, che lo si interiorizzi definitivamente, al di là dei sogni.

 

Miglior attore: Franco Tongya

Villain: Jayden Braaf

Regia: Danilo Iervolino

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