Tullia Pugliese: il cuore e la mente dietro Radio Spasso

Editoriale

Novembre 27, 2024

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“La radio ha il dovere di raccontare e informare in maniera sana, accurata e consapevole”

Con una passione innata per la comunicazione, Tullia Pugliese ha trasformato la curiosità per la radio in una missione di vita. Fondatrice di Radio Spasso, un progetto che unisce intrattenimento e responsabilità sociale, Tullia incarna l’energia di una giovane professionista under-30 che sfida le convenzioni.

Come nasce l’amore per il mondo della comunicazione e in particolare per la radio?

Già all’età di 11 anni, ho iniziato ad ascoltare la radio con grande curiosità e interesse. È stato proprio in quel periodo che ho scoperto un progetto radiofonico dedicato agli adolescenti, un’iniziativa che mi ha subito catturato. Questo incontro con la radio ha rappresentato un punto di svolta per me, dando vita a una crescente passione per questo straordinario mezzo di comunicazione. Nel corso degli anni, ho sviluppato un interesse sempre più forte per la radio, non solo come strumento di diffusione musicale, ma anche come veicolo di idee e emozioni. Oggi, quella stessa passione che mi aveva spinta a sintonizzarmi sulla radio da bambina è diventata una parte fondamentale del percorso, alimentando la mia continua ricerca di nuovi progetti e opportunità in questo campo e dando vita a Radio Spasso. Oggi, quando parlo di Radio Spasso, mi sento orgogliosa di poter mettere in pratica questa necessità comunicativa che mi ha accompagnato fin da bambina. Ogni trasmissione, ogni intervista, ogni podcast che realizziamo è un’opportunità per stabilire una corretta dialettica, per favorire una conversazione aperta, sincera e profonda.

In un mondo in cui si nota sempre meno aderenza tra comunicazione e informazione, quale responsabilità dovrebbe rispettare un mezzo come quello della radio e come lavora Radio Spasso per ottemperare a questa missione?

Qualsiasi media, non solo la radio, deve rispettare un codice etico in maniera responsabile, agendo con trasparenza, imparzialità e rispetto verso il proprio pubblico. In un’epoca in cui la disinformazione e il terrorismo mediatico sono sempre più diffusi, il compito di un mezzo come la radio diventa particolarmente rilevante e cruciale. La radio ha il dovere di raccontare e informare in maniera sana, accurata e consapevole, evitando di cadere nella trappola della superficialità o della semplificazione che spesso caratterizza altre forme di comunicazione; deve fornire un’alternativa alle narrazioni distorte che circolano frequentemente nel panorama mediatico, diventando così una fonte di verità e di chiarezza in un mare di notizie frammentarie e spesso manipolate.

Di fronte a questa sfida, la radio deve rimanere ancorata a principi di etica giornalistica che pongano al centro l’affidabilità delle fonti, l’approfondimento delle tematiche trattate e, soprattutto, il rispetto per l’intelligenza del pubblico.

Radio Spasso, consapevole di questa missione, cerca sempre di creare un legame forte e sincero tra attualità e divertimento, due aspetti che non sono necessariamente in contrapposizione, ma che possono coesistere in modo complementare.

Quando gli argomenti trattati risultano particolarmente complessi, controversi o difficili da affrontare in modo leggero, Radio Spasso non si tira indietro. Al contrario, si impegna a informarsi più a fondo, ad approfondire le tematiche e a garantire che ogni informazione condivisa con il pubblico sia il frutto di un lavoro di ricerca serio e accurato. In questo senso, Radio Spasso si distingue per la sua capacità di affrontare temi di rilevanza sociale e culturale, utilizzando un linguaggio che resta accessibile, ma non banale, e che si sforza di stimolare il pensiero critico e la partecipazione. In definitiva, cerchiamo noi di Radio Spasso di non limitarci ad a essere un semplice mezzo di intrattenimento, ma configurarci come un vero e proprio strumento di responsabilità sociale, capace di informare e sensibilizzare, contribuendo a costruire una comunità di ascoltatori più consapevoli e informati.

Ci racconti del World Radio Day!

Il 13 febbraio 2024 è stato un giorno speciale per Radio Spasso, in occasione della Giornata Mondiale della Radio. Abbiamo realizzato il nostro primo evento, un’opportunità unica di celebrare il potere e l’influenza della radio come mezzo di comunicazione, ma anche di riflettere sul suo ruolo nel panorama contemporaneo dei media. A guidarci in questo viaggio metaforico nel mondo della radio è stato il giornalista e scrittore Michelangelo Iossa, che ha ricoperto il ruolo di co-host di un’affascinante chiacchierata con alcuni dei più importanti spreaker di radio nazionali, artisti, operatori culturali e attori. L’evento si è svolto negli spazi di PSB Srl., offrendo un ambiente ideale per esplorare le molteplici sfaccettature della radio e per parlare del suo impatto sulle culture locali e globali. Durante l’incontro, abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare esperti del settore e protagonisti della comunicazione, che hanno condiviso le loro esperienze e visioni sul futuro della radio, ma anche sul suo ruolo fondamentale nell’epoca della digitalizzazione e delle nuove forme di comunicazione. Un momento particolarmente significativo è stato l’intervento di Francesca Silvestre, che ha contribuito al dialogo con la sua esperienza e competenza. La sua presenza ha aggiunto valore all’evento, portando una prospettiva nuova sul legame tra radio e cultura popolare, e sull’importanza di mantenere viva la tradizione radiofonica pur in un contesto in cui le nuove tecnologie hanno cambiato radicalmente il modo in cui fruiamo dell’informazione.

La giovane età sembra sempre croce e delizia: molto interessanti perché giovani, ma poco presi sul serio per lo stesso motivo. Lavorando nel settore della comunicazione, dell’imprenditoria e dell’arte, come ha vissuto il suo essere una professionista under-30?

La necessità di aprire una radio è nata proprio da una forte volontà di ascolto e di confronto con le persone. Nel mio percorso professionale, che nel settore è relativamente breve, ho avuto la fortuna di osservare da vicino l’evoluzione dei media, specialmente come la radio riesca ancora a mantenere un contatto umano, diretto e immediato con chi la ascolta. Tuttavia, ho notato anche una grande ammirazione per i giovani che si mettono in gioco, che hanno il coraggio di affrontare sfide, di essere creativi e di costruire qualcosa di proprio. Però, dietro questa ammirazione, emerge anche una realtà che, purtroppo, è altrettanto vera: la società non sempre accetta che i giovani vogliano fare o dire qualcosa di nuovo. C’è una certa resistenza, un pregiudizio, quasi come se, per essere ascoltati o considerati, fosse necessario “dimostrare” qualcosa, passare attraverso una serie di ostacoli, guadagnarsi la fiducia degli altri.

Ma credo che il vero ostacolo non sia tanto la mancanza di volontà o di responsabilità tra i giovani, quanto piuttosto la mancanza di coraggio di mettersi veramente in gioco. Oggi, più che mai, la nostra società è piena di opportunità, ma ci sono anche molte distrazioni, molte pressioni che spingono verso una visione “sicura” della vita, che porta molti a adagiarsi sugli allori, a non prendere rischi. C’è il timore di sbagliare, di fallire, e spesso questo timore blocca le iniziative più audaci. A mio avviso, ciò che manca non è tanto la volontà di fare, quanto il coraggio di andare controcorrente, di affrontare l’incertezza e di essere pronti a mettersi in gioco senza aspettarsi il risultato immediato, senza temere il fallimento.

Quali obiettivi si pone Tullia Pugliese nel breve e medio termine?

Sicuramente, il mio percorso universitario volgerà a termine a breve, con il conseguimento della laurea triennale in Sociologia. Parallelamente, mi piacerebbe approfondire e ampliare le mie conoscenze riguardo il mondo musicale e teatrale, sia attraverso gli studi che tramite il lavoro con Radio Spasso.

Attualmente, ci sono molti progetti in corso per Radio Spasso, e sono molto soddisfatta dei progressi fatti finora. Tra i miei obiettivi a medio termine, uno dei principali è quello di far crescere il progetto, affinché possa ottenere l’attenzione che merita, consolidando la sua presenza e ampliando il suo impatto.

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