My Kingdom Music: benvenuti nel mio regno oscuro

Novembre 30, 2023

L’etichetta nocerina è un punto fermo della musica gothic e black internazionale

La My Kingdom Music nasce nel 2002, grazie alla lungimiranza del nocerino Francesco Palumbo. Dopo le esperienze come musicista coi Lathebra e come editore di fanzine, ha voluto dare vita a questa creatura che ha cercato di dare voce ai suoi gusti in fatto di musica e di rappresentare le sue emozioni e passioni. Da allora sono usciti per l’etichetta circa 190 album.

Quali saranno le prossime mosse discografiche della casa?

Il fantastico blackgaze di Of The Muses, in verità uscito da poco, e la straordinaria furia iconoclasta dei Dawn of Dark Age. Mi proietterò in un nuovo anno fatto di grandi ritorni (Dperd, Crest Of Darkness, Demande À La Poussière) e eccezionali novità (Artificial Heaven, In Autumn, Ignis Absconditus, Ecr.Linf) che sono certo renderanno My Kingdom Music ancora più ricca di grande musica.

Sulla scena da ventuno anni: quali sono i dischi che hanno dato maggiori soddisfazioni e quelli che hanno deluso?

Foto in bianco e nero di Francesco PalumboSarei un cattivo “padre” nel citare un disco rispetto ad un altro. Ci sono lavori degli inizi che, per ovvi motivi, sono come i primi amori indimenticabili (Deinonychus, Klimt 1918, Room With A View, Crowhead), poi gruppi coi quali negli anni si è creato un rapporto davvero unico fatto di vera e propria amicizia (The Magik Way, Dperd, Crest Of Darkness, Lord Agheros), ed alcuni degli ultimi lavori prodotti come Dreariness, Of The Muses e Dawn Of A Dark Age che hanno creato lavori che scavano nell’anima.

Considerando che l’etichetta è ormai conosciuta in tutta il mondo, si smentisce il detto nessun profeta in patria?

Non ho mai avuto troppa attenzione in zona, ma credo che ciò sia dovuto anche al mio carattere ed al mio modo di fare. Ultimamente, anche grazie ad alcune collaborazioni in ambito live, c’è molta riconoscenza per quello che si è fatto ed incontro numerosissimi ragazzi che hanno sempre seguito My Kingdom Music. Ho fatto il mio lavoro nella maniera più vera e sincera e credo davvero di aver lasciato un segno anche nella mia terra.

Quale band sogna di mettere sotto contratto e quale ristampa le piacerebbe fare?

Gruppi che non entreranno mai a far parte della My Kingdom Music ma che per musica, spirito ed attitudine rappresentano in pieno ciò che la label persegue. Sto parlando degli ucraine White Ward e dei norvegesi Dødheimsgard, due band che adoro e che più di molte altre sono proiettate nel futuro della musica estrema. Come ristampa, direi che dopo l’immensa operazione Deinonychus-ho ristampato in cd e vinile l’intera discografia della band olandese- a marzo toccherà a quella degli amati Cultus Sanguine in vinile.

A proposito, che ne pensa del ritorno del vinile a cifre folli?

Come tutte le cose che vanno di moda, si arriva a pagarle anche uno sproposito. Oggi è a tutti gli effetti un pezzo da collezione, pertanto credo che sia anche giusto pagare certe cifre per avere un pezzo estremamente limitato ed in certo senso esclusivo. Si sta un po’ esagerando ma è sempre il mercato a dire se i costi sono eccessivi o meno.

Lo streaming è l’unica via per promuoversi al meglio?

Oggi è imprescindibile. Gran parte degli ascolti avviene su piattaforme di streaming che resta un modo semplice, veloce e relativamente economico di arrivare a quante più persone possibili, negli angoli più remoti del nostro pianeta.

Quali sono i suoi ascolti quotidiani?

Quando posso ritorno alla musica dei miei anni verdi quindi anni ’80 e ’90, oppure entro in una sorta di vortice, una specie di dipendenza anche fisica se vuoi verso alcuni gruppi o sonorità. In questo periodo ascolto a loop i Brutus, band belga davvero devastante.

Un episodio strano accaduto come manager label in questi anni…

Ne sono capitati molti ma mi piace ricordare i momenti belli, la sensazione che si prova quando ascolti una nuova band e ti accorgi immediatamente del potenziale che hanno, il veder crescere un lavoro e, infine, ad avere quella creatura tra le tue mani.

A quando un festival tutto My Kingdom Music?

Ho sempre avuto l’idea di fare qualcosa del genere ma mi dedico a quello che so fare meglio, ovvero scoprire gruppi.

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