Allen Jones fa ritorno in Italia presso la Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. di Bologna, segnando la sua prima apparizione dopo l’importante antologica che la Royal Academy di Londra gli ha dedicato nel 2014. La mostra, accessibile dal 1 febbraio al 14 aprile, presenta una serie di opere iconiche che tracciano la carriera di uno dei massimi rappresentanti mondiali della Pop Art. Tra le opere esposte spicca anche l’iconica fotografia che ritrae Kate Moss trasformata in scultura da un’armatura, divenuta simbolo non solo dell’esposizione londinese, ma di un’intera era.

Il legame tra Allen Jones e la Galleria Maggiore g.a.m. si rinnova, risalendo al 1999 quando l’artista espose alcune opere inedite create appositamente, e nel 2002 presentò una sintesi della sua produzione dal 1966 fino a quel momento. La narrazione artistica di Jones attraversa diverse fasi, spaziando dai manichini alle sculture, dai dipinti alle opere piatte degli anni Sessanta. Il suo cromatismo si costruisce su ampie campiture che richiamano l’influenza di Matisse, mentre la sua capacità di costruire immagini in movimento si rifà alle radici futuriste. Con un’ironia dissacrante, Jones si propone di smantellare i convenzionali giochi di ruolo tra uomo e donna, sfidando l’immagine stereotipata della donna oggetto che persiste nelle menti di coloro che la vogliono così. Attraverso la sua arte, affronta tematiche attuali come la parità di genere e le dinamiche relazionali.